Dopo oltre un ventennio in cui ci siamo identificati con l’immagine eccezionale dell’indimenticabile Tequila Mali del Citone, l’Aiad, un po’ a malincuore, presenta il suo nuovo Logo ufficiale, giusto per restare in linea con i nostri tempi ma senza mai dimenticare la storia passata.
La testa raffigurata è presa da una foto, poi modificata e stilizzata che rappresenta “ la testa “ o meglio come dovrebbe essere la testa in linea con la nostra tradizione Italiana, che poi è quella più piacevole descritta dallo standard di razza.
Già, la testa che molti hanno dimenticato, smarrito, di cui molti parlano, alcuni fotografano, pubblicano ma …
In armonia con il tronco ed il collo, da cui deve staccarsi in maniera evidente. Ben allungata e proporzionata all’altezza standard del garrese, con assi superiori sempre ben paralleli, un rapporto di lunghezza cranio-muso quasi pari, stretta e contenuta nella larghezza del cranio, che sarà sempre inferiore alla sua lunghezza siamo in presenza di un dolicocefalo!
Cranio che deve essere piatto e contenuto nelle sue dimensioni con seni frontali non molto evidenti. Il salto naso frontale ben visibile, mai troppo marcato, la canna nasale lunga, dritta e di giusta larghezza, in linea con il tartufo che sarà ben pigmentato e dimensionato. Il muso è forte, le sua facce laterali lievemente convergenti, lo sviluppo della labbra è minimo, sempre ben stirate, mai abbondanti. La mandibola forte e lunga, mai sfuggente, per permettere una chiusura a forbice naturale, mai forzata, il mento forte d’osso, non troppo carnoso, una commessura labiale poco accentuata, labbra inferiori ben stirate, mai pendenti, con mucose ben pigmentate. Una dentatura forte, ben sviluppata, naturalmente bianca.
La pelle fine, sottile, assolutamente aderente per far risaltare le tante salienze ossee ed il premolare ferino P4, che insieme al sottorbitale finemente scolpito ed ai vasi riaffioranti determina il cesello, che è tipo, distinzione, non dimentichiamolo! Il muscolo massetere esteso in lunghezza, forte ma ben piatto, è lì per una funzione, lasciare forza al morso, cerchiamo sempre la giusta misura.
L’occhio posizionato semi lateralmente, di dimensione media con forma ovale, ben visibile, mai sporgente o piccolo, il colore è marrone scuro (testa di moro per intenderci) sempre vivo, ardente, acceso, deve esprimere forza, prepotenza, coraggio, tutto questo ha un nome, espressione di razza!
Ed infine le orecchie, ormai da anni integre e solo integre, attaccate all’altezza del cranio, sottili, sempre ben aderenti, non molto grandi di forma simil triangolare.
Questo un breve riassunto di un sogno che continua a chiamarsi Dobermann!
Ringrazio tutti gli amici che hanno collaborato alla realizzazione del nostro nuovo Logo, siete stati preziosi.
Attilio Polifrone